Nelle guide di marketing sui social media si legge spesso che dovresti essere autentico e creare contenuti di alta qualità. Ma quando provi a farlo, non sempre ottieni i risultati sperati.
Mi confronto quotidianamente con aziende e professionisti che mi contattano perchè non stanno riscuotendo molto successo sui social media. Quante volte ci è capitato di visitare pagine aziendali su Facebook che hanno solo poche centinaia di followers o nessuna iterazione con i post? Come è possibile?
La risposta è che alcuni errori di marketing sui social media possono causare il fallimento del brand sui social.
In questo articolo affronterò diversi problemi che potrebbero avere un impatto sui tuoi sforzi sui social media. I miei consigli si applicano allo stesso modo sia per le grandi e piccole aziende, che per i professionisti e soggetti individuali, per semplicità parlo di azienda e brand ma il messaggio è più esteso.
Stai commettendo uno di questi errori?
Alcuni proprietari di piccole e medie imprese inizialmente utilizzano i loro account Facebook, Instagram, LinkedIn o Twitter personali per promuovere la propria impresa. Questo è particolarmente allettante per le ditte individuali – specialmente su LinkedIn e Facebook.
Tuttavia, ci sono molte buone ragioni per non farlo.
Il tuo account personale su Facebook (ma non solo) è utile per rimanere in contatto con amici e familiari, entrare in contatto con coloro che condividono i tuoi interessi, fornire un luogo di confornto per le tue opinioni, ecc.
Apri una pagina Facebook Aziendale, con tutte le informazioni sulla tua attività, servizi, orari e tutto quello che i clienti devono avere a portata di mano per conoscere meglio ciò di cui ti occupi.
Il tuo account LinkedIn personale è il migliore per fare rete con altri professionisti e imprenditori nel tuo campo e stabilire la tua reputazione professionale come un’autorità o un esperto.
Apri un account LinkedIn specifico per la tua attività. Qui puoi fornire informazioni sulla tua azienda e pubblicare post sui suoi progetti / lavori di successo, premi e riconoscimenti, nonché altre informazioni che i potenziali clienti potrebbero trovare utili.
Mentre il tuo account LinkedIn personale dovrebbe stabilirti come autorità, la pagina della tua azienda dovrebbe stabilire la tua attività come leader nel suo settore – o almeno, avere una reputazione per qualità, integrità e servizio clienti.
Lo stesso discorso è valido per Instagram e Twitter, ai tuoi clienti potrebbero non interessare le foto delle tue vacanze o del tuo cane, o il tuo parere sulla classifica di Sanremo o l’ultima partita della tua squadra.
Non dimenticare però che “la rete non perdona”, non pensare di essere intoccabile se pubblichi qualcosa di controverso con il profilo personale, può avere un grosso impatto sull’immagine della tua azienda!
E’ un’inclinazione comune per i proprietari di aziende che non conoscono il social media marketing desiderare di essere presenti su tutte le principali piattaforme di social media per assicurarsi che non perdere potenziali clienti.
Tuttavia scegliere piattaforme che non si allineano con il tuo target di mercato e gli obiettivi di marketing si dimostra solamente uno spreco tempo, risorse e budget.
Fare le scelte sbagliate può tradursi nel fallimento della tu strategia social. Potresti avere difficoltà a correggerla in corsa senza conoscere la causa esatta.
Avere troppi canali
Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, YouTube. La maggior parte considera quelli come standard, “must have” canali di social media.
Come sappiamo, ci sono sempre nuovi contendenti – Snapchat, TikTok – alcuni dei quali durano, altri scompaiono dall’oggi al domani. E altri sono importanti per un pubblico mirato (Pinterest).
Ma se non stai facendo un buon lavoro nel creare e condividere regolarmente contenuti di qualità – e sei sopraffatto dal numero di canali – che importanza hanno i canali che hai impostato?
Il mio consiglio è quello di adottare un approccio di buon senso e lavorare con i canali che contano per il tuo pubblico.
Se sei un’azienda B2B, allora LinkedIn sarà probabilmente importante. Se sei un marchio di consumo, Instagram è sicuramente da tenere in considerazione.
Sebbene sia sempre una buona pratica “riservare” i nomi degli account su tutti i canali per tua organizzazione in modo che nessun altro possa prenderli, non devi concentrarti su di essi se pensi di non avere il tempo di farlo nel modo corretto.
Avrai risultati migliori con un solo canale curato al meglio rispetto a cinque che non sono aggiornati.
Assenza di una descrizione
Non appena si crea un account social, che sia su Facebook, Twitter, Pinterest, Linkedin o altra piattaforma, assicurati di compilare completamente il profilo con una breve descrizione della tua attività.
Una pagina incompleta, senza immagini del profilo, descrizione di base, indirizzo, sito web e altre informazioni essenziali non è esattamente il biglietto da visita che vorresti lasciare ai tuoi potenziali clienti.
3. Non sapere cosa fanno i tuoi concorrenti
C’è sempre qualcosa da imparare – motivo per cui è sorprendente che ancora oggi alcune aziende non svolgano alcun tipo di analisi della concorrenza.
Con questo, non indendo dire di copiare il loro stile, ma più semplicemente vedere cosa funziona bene (e cosa no) e se c’è qualcosa che può essere appreso.
Prima di iniziare a lavorare con qualsiasi cliente, realizzo un rapporto di benchmarking sui social media, esaminando dove l’azienda si trova nei confronti dei concorrenti diretti e indiretti. È quindi utile tornare dopo sei mesi o un anno per vedere come è cambiato lo scenario.
Esegui un’analisi di base sui social media dei tuoi concorrenti. Cosa fanno bene? Quali canali usano?
4. Scegliere il pubblico sbagliato
Uno dei più grandi errori di marketing che le aziende fanno è prendere di mira il pubblico sbagliato.
Molte aziende provano a rivolgersi ad un pubblico troppo vasto. Vogliono raggiungere più persone, quindi cercano di colpire indifferentemente chiunque e tutti, ma finiscono per scoraggiarsi quando le persone non acquistano i loro prodotti o usano i loro servizi.
Altre aziende pensano di conoscere il proprio pubblico target, ma finiscono per comunicare con le persone sbagliate. Il risultat? Una perdita di tempo e denaro, ma è facilmente evitabile!
Quando le aziende hanno un target troppo ampio, significa che non stanno fornendo contenuti pertinenti alle persone interessate.
Ricerca il tuo pubblico di destinazione!
Trovare il pubblico giusto richiede ricerca e test. Devi sapere chi è suscettibile di avere un interesse per i tuoi prodotti o servizi.
Inizia creando delle “marketing personas” basati sui tuoi precedenti acquirenti.
Le marketing personas sono profili di fantasia, degli “aquirenti tipo” che rappresentano i tuoi clienti in base ai dati relativi al tuo pubblico di destinazione.
Queste persone si basano su informazioni come:
- Demografia
- Interessi
- Hobby
- Abitudini di acquisto
- E altro ancora
È possibile stabilire più di un acquirente tipo se ti rivolgi ad un pubblico diversificato. Dopo aver stabilito tali figure, puoi provare a indirizzare le persone con quegli stessi tratti e testare se il targeting per un pubblico più ampio o un pubblico più ristretto di quello fornisca risultati migliori.
Mai acquistare i follower!
Sappiamo tutti che l’acquisto di follower è contrario alle linee guida di tutti i social network. Ma quando sempre meno persone seguono la tua pagina aziendale nel tempo, questa attività illecita diventa sempre più allettante.
Dopotutto, perchè rinunciare a migliaia di follower per $ 5?
I vantaggi si fermano qui. Anzi, questo potrebbe portare la tua pagina al fallimento. Come può essere? Perché l’acquisto di follower va contro l’algoritmo di Facebook e Instagram.
Ogni volta che pubblichi un post, questo viene mostrato nel feed di alcuni membri selezionati del tuo pubblico. Più persone aggiungono un like e commentano, più l’algoritmo pensa che il tuo sia un buon post. Continuerà quindi a mostrarlo ad altri followers..
Ora, immagina di avere inizialmente 500 follower e aver pagato per ottenerne altri 1000. I due terzi del tuo pubblico sono account con migliaia di pagine seguite. Non sono interessati ai tuoi post e non gli piaceranno se mai dovessero vederne uno in mezzo a tutti quelli che seguono.
Il risultato sarà quello di un abbassamento della percentuale di iterazioni dei tuoi post in relazione alla tua base di followers, l’algoritmo penserà che i tuoi contenuti non siano interessanti e li mostrerà sempre di meno. I tuoi followers originali vedranno meno i tuoi post. Questo non è sicuramente quello che avevi in mente quando pensavi che acquistare i follower fosse la scelta giusta.
Tieni presente che l’obiettivo non è inseguire il conteggio dei followers, ma le conversioni.
Proprio come hai identificato il pubblico target per la tua azienda, devi formare una strategia per il tuo social media marketing. Senza un piano in atto, i tuoi post sui social media non avranno uno scopo e la capacità di coinvolgere i membri del tuo target demografico.
In effetti, la maggior parte degli errori elencati in questo articolo derivano direttamente dal non avere una strategia di marketing sui social media!
Il social media marketing sarà efficace quanto lo sarà la strategia che ci sta dietro.
Strategie efficaci per i social media includono un piano d’azione in linea con gli obiettivi specifici della tua azienda. Include anche il tipo di post e contenuti per le piattaforme prescelte, nonché il tipo di tono e voce che il tuo marchio assumerà.
Considera anche di definire l’obiettivo principale del tuo social media marketing: Aumentare le vendite? Acquisire lead? Costruire la consapevolezza del marchio(Brand Awarness)? Accrescere la fedeltà al marchio e fidelizzare i clienti?
Se non sai dove vuoi arrivare difficilmente raggiungerai la destinazione! Un professionista ti può aiutare nella stesura di un piano adatto alle tue esigenze.
6. Mancanza di coerenza del marchio
Uno dei valori massimi del marketing è la coerenza. Questo significa che ogni brand deve avere una sola identità, qualsiasi sia il canale di comunicazione utilizzato. Molto spesso, invece, si incontrano aziende che, una volta atterrate su Facebook o Instagram, iniziano ad utilizzare un tone of voice e un lessico totalmente estranei alla propria identità. Certo, l’universo dei social è un ambiente particolare, ma non per questo bisogna diventare qualcun altro per sfruttarli al meglio, anzi!
I tuoi post sui social media devono essere coerenti con la mission del tuo marchio, il tono della voce e l’aspetto generale: caratteri, tavolozze dei colori, ecc..
Evita ad esempio meme casuali, foto e media simili che potresti essere tentato di pubblicare perché li trovi divertenti. Incoraggiare il tuo mercato di riferimento a interagire con il tuo marchio e visitare il tuo sito Web o la tua posizione fisica dovrebbe essere il tuo obiettivo principale.
Tuttavia, se l’umorismo fa parte dell’identità del tuo marchio e la generazione Z e i millennial sono i tuoi target demografici, i meme possono funzionare. Assicurati solo che l’oggetto sia adatto al tuo marchio. Potresti anche incorporarli nel tuo programma di pubblicazione sui social media con l’hashtag #MemeMonday. Perchè no?
La coerenza si riferisce anche al mantenimento delle tue promesse. Ad esempio, se dici che ci sarà un nuovo video su IGTV ogni settimana, è meglio che venga pubblicato un nuovo episodio di IGTV ogni settimana. Questo crea fiducia e credibilità con il tuo pubblico e fa loro sapere che possono contare su di te. Sii coerente nei tuoi sforzi di marketing sui social media perché la coerenza unisce e crea marchi potenti e sostenibili.
Senza una voce coerente e uno stile di contenuto, è difficile per il tuo pubblico comprendere la personalità del tuo marchio.
Pensa a come sono scritti i tuoi post sui social media e mantenili coerenti su tutti i canali, senza però trascurare le peculiarità di ciascuno.
Questo vale anche per l’aspetto visivo dei tuoi post. L’uso di elementi grafici con uno stile coerente è un modo semplice per stabilire il riconoscimento e la credibilità del marchio.
Il mio consiglio è quello di fare in modo che ogni membro del team responsabile della pubblicazione dei contenuti sui Social Media abbia una guida di stile che descriva chiaramente la voce e lo stile visivo del tuo marchio.
Ultimo,ma non per importanza, intervento fondamentale su questo tema è la scelta e l’utilizzo del logo. La tua attività deve essere sempre riconoscibile su qualsiasi piattaforma, in modo univoco e immediato. Non usare quindi 5 immagini del profilo diverse!
Tutti i canali non sono creati uguali e pubblicare lo stesso tipo di contenuto su ciascuno di essi non ti porterà molto lontano.
Un tweet efficace non è necessariamente un ottimo post su Facebook o Instagram.
Ad esempio, gli hashtag possono essere utilizzati in abbondanza su Instagram (il mio consiglio è quello di non usarne più di una decina), ma dovrebbero essere contenuti su Twitter a causa del limite di caratteri (massimo 2/3) e raramente vengono cercati o utilizzati su Facebook.
Inoltre, il pubblico è diverso su ogni piattaforma di social media. Cerca di capire cosa possa interessare al tuo pubblico per ogni specifico canale, i dati demografici sono solo uno de tanti i fattori da considerare in questo caso.
Un esempio. Il marchio americano di fast food Chipotle è un esperto nell’uso di diversi canali social a loro vantaggio. Il loro account @Chipotletweets è composto quasi interamente da una linea divertente, mentre il loro account @ChipotleJobs promuove le carriere. Il loro feed Instagram è composto da post in stile meme divertenti e incredibilmente visivi, e la loro Facebook combina un po ‘dei due. Per questo motivo, hanno mantenuto un pubblico impegnato (anziché annoiato) su tutte le loro piattaforme.
Credere che tutti i tuoi followers leggano ciò che scrivi.
Solo una piccola parte dei tuoi followers legge i tuoi contenuti. I social network sono piattafomre dinamiche, le notizie scorrono molto velocemente (specialmente negli orari chiave). I tuoi utenti si collegano in momenti diversi e i vari agoritmi “scelgono” per loro quali siano i contenuti con i quali essi vorranno interagire di più.
8. Avere una pubblicazione sporadica e discontinua
La pubblicazione con una frequenza incoerente non aiuta a creare un seguito per i tuoi account sui social media.
Le settimane – o addirittura i mesi – tra un post e l’altro sollevano domande sul tuo impegno a comunicare nel migliore dei modi con il tuo mercato di riferimento e sulla salute della tua azienda nel peggiore dei casi.
Se i tuoi post sui social sono sporadici, quanto sono coerenti le pratiche commerciali della tua azienda, la qualità dei prodotti / servizi, il servizio clienti, ecc.?
Potrebbe non essere giusto giudicare su una base così apparentemente superficiale, ma fidati, i consumatori lo fanno! (Lo hai fatto sicuramente anche tu)
9. Non essere flessibile
Sebbene raccomandiamo sempre di creare un calendario per i social media, non pensare che dovresti rispettare i programmi nel caso in cui accadesse qualcosa che avrebbe senso per la tua azienda riconoscere o rivolgersi ai suoi social media. Ad esempio, se viene fatto un annuncio importante che riguarda il tuo settore, dovresti segnalarlo e / o fornire informazioni su come avrà un impatto sui tuoi clienti.
10. Non curare le immagini e i video che pubblichi
Le immagini e i video sono i contenuti che attraggono di più i tuoi followers.
Postare immagini di bassa qualità, oppure tagliate o con una “caption” non corretta può rivelarsi fatale per la riuscita delle tue attività di Social Media Marketing.
Hai letto in giro che i video funzionano molto bene sui social, è vero ma solo se fatti nel modo corretto.
I tuoi video dovranno essere inerenti al tuo prodotto o coerenti ai temi che tratti. Possono essere guide all’uso, piccoli documentari o semplici video promo. L’importante è che abbiano uno scopo preciso, immagina prima di realizzare (o commissionare) un video quale vuoi che sia il beneficio che il tuo utente trarrà dalla visualizzazione.
Ricordati che non ci siete solo tu e la tua azienda sui social, i tuoi video dovranno quindi essere interessanti, coinvolgenti, emozionali (se è il caso) e brevi, la soglia di attenzione sui social è bassissima, secondo te perché Facebook ha una metrica che sia chiama “Visualizzazioni del video di 3 secondi”?
Sto preparando un’articolo specifico su come produrre foto e video per i social media per approfondire questo concetto.
11. Errata gestione dei commenti
Uno dei fattori che gli algoritmi utilizzano per valutare la qualità di un contenuto sono i tassi di coinvolgimento dei post. Come fare quindi? Cerca di avere molti commenti sui tuoi post!
Lasciare commenti non si rivolge solo all’algoritmo, stabilisce connessioni con i tuoi followers. Un brand coinvolto, che sa ascoltare e interagire sarà apprezzato molto più di uno che comunica solo in modo unidirezionale.
Stare in silenzio è sempre un grave errore dei social media.
Eliminare commenti negativi
Essere trasparenti è una delle cose migliori che puoi fare per creare fiducia nella tua organizzazione. Per mostrare al tuo pubblico che non hai nulla da nascondere, è meglio lasciare un feedback negativo online e rispondere semplicemente in modo appropriato.
I commenti negativi sono un’opportunità per interagire con chiunque abbia fatto il commento e trasformarlo in positivo oltre che un’efficace cartina tornasole della percezione che ha il tuo pubblico. Ringrazia semplicemente la persona per il suo commento e affronta il problema direttamente.
Per le aziende più strutturate, con un team di più persone a curare i contenuti social, è consigliabile stilare le linee guida per la gestione dei commenti negativi e delle controversie in modo che non si possano verificare situazioni incoerenti
Non affidare i social media alla persona più giovane nella tua squadra solo perché “i social media sono per i giovani”. Anche se il tuo stagista è fantastico sui propri social media, se non ha conoscenza del tuo marchio, della sua storia, dei suoi obiettivi, può andare tutto storto.
Questo si lega a quanto analizzato in precedenza: i tuoi social media dovrebbero corrispondere al tuo tone of voce.
Un’analisi di GlobalWebIndex del 2019 rileva che il 28% delle persone ha scoperto un marchio o un prodotto sui social media, è pericoloso quindi lasciarli in mano a qualcuno che non conosce i dettagli della tua azienda.
Questo naturalmente non è sempre vero, se il tuo stagista è sveglio, capisce il tuo marchio ed è a suo agio con il tuo tono di voce, potrebbe essere una buona risorsa per gestire i tuoi social media a un livello base. Tuttavia, non dargli gli accessi il primo giorno … solo per essere sicuri!
Assicurati che le persone che operano sui tuoi canali social siano addestrati nel tuo tone of voice e che tutti i post siano supervisionati da un professionista.
Nella maggior parte dei casi, è meglio avere un professionista qualificato che gestisce i tuoi social, soprattutto se stai cercando di pubblicare pubblicità a pagamento.
13. Non tenere traccia delle analisi
Parlare senza sapere dove stai andando, senza sapere neanche dove sei stato non è di alcun aiuto! E se non sai dove sei stato, non saprai quali post hanno avuto successo e quali no, e quindi non potrai perfezionare la tua strategia.
Ogni piattaforma di social media consente di tenere traccia dei dati, fornendo preziose informazioni sulle metriche pertinenti.
La lettura dei dati può apparire semplice e immediata, e in effetti le interfacce sono studiate per evidenziare i numeri chiave, attenzione però a non soffermarsi solo sulle “vanity metrics.
È sicuramente gratificante vedere crescere i follower della tua pagina facebook, ma quanti interagiscono davvero con i contenuti? Quanti cliccano sui link dentro i post? Quanti visitano il sito web?
Come per l’analisi della concorrenza e la definizione di una strategia, un professionista ti può aiutare a comprendere meglio i dati analitici e migliorare la tua comunicazione sui social Media.
14. Pensare che il web sia low cost
Se spendo poco “ma bene” otterrò gli stessi risultati di chi si affida ai professionisti del settore. Molto spesso questa frase porta ad una strada piena lastricata di insuccessi, tempo e soldi sprecati .
Il web e la comunicazoine digitale non sono low cost, anzi nella maggior parte dei casi risultano più dispendiosi dei canali tradizionali e offline.
Con un’attenta pianificazione, gli strumenti giusti e il supporto di un professionista si possono però ottenere risultati decisamente migliori, proprio per la natura stessa del web che ha una copertura globale.
Oggi la strada che le aziende hanno intrapreso è quella di avere un sito web, di svolgere azioni social media marketing e in molti casi distribuire applicazioni per smartphone e tablet.
Chi ha investito e continua a farlo in questi strumenti sta ottenendo ottimi risultati, le aziende che li ritengono soltanto costi e non opportunità, sono destinate a perdere quote di mercato a favore degli altri.
Discorso analogo per chi considera che i servizi low cost, il sito “fai da te” (mio cugino..) o i prodotti gratuiti possano offrire la stessa immagine agli occhi dei clienti (e potenziali) di chi investe tempo e risorse in idee e progetti e prodotti innovativi ed orientati ai consumatori.
Questo non significa che tutti i servizi e i tools gratuiti non siano validi, semplicemente, come ogni strumento, devono essere utilizzati nel modo corretto in una strategia più ampia.
Evita però di cadere nell’errore opposto, non necessariamente quello che costa di più ha più valore: un professionista che lavora come freelance svolgerà lo stesso lavoro e con la stessa qualità anche se dipendente di un’agenzia, ma probabilmente nel primo caso i costi dei servizi potrebbero essere più contenuti.
(Un caso concreto: la mia tariffa oraria base è sempre la stessa, indipendentemente se il mio interlocutore è l’utente finale o un’agenzia che fa da intermediario….)