Le storie di Instagram ai tempi del coronavirus

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La pandemia da Covid 19 ha cambiato il corso delle nostre vite, soprattutto durante il lockdown in cui – mentre prendevamo tutte le misure necessarie per proteggere noi stessi e gli altri, ci siamo trovati a pensare a come la nostra azienda o attività si sarebbe dovuta adattare a questi tempi che mutano.

Per le aziende presenti su Instagram per la promozione della propria attività, la domanda fondamentale è stata su come comprendere gli impatti della reclusione forzata delle persone rispetto al loro social network preferito e come adattare la comunicazione ai tempi presenti e futuri.

Instagram riguarda persone, interazioni sociali, uscite all’aperto, esperienze e ci siamo invece trovati in una situazione in cui per usarlo è stato necessario adattarsi alle circostanze piuttosto opposte. Va detto che Instagram sin da subito si è attivato insieme alle task force della salute pubblica mondiale per mantenere i propri utenti costantemente sicuri e informati, avrai sicuramente visto i banner informativi apparsi sulla piattaforma, oltre che lo sticker “Stay Home”.

In questo articolo abbiamo provato ad analizzare come il virus abbia influenzato gli utenti della community di Instagram, le scelte fatte dall grandi aziende per affrontare questa situazione emergenziale e – prendendo spunto proprio dalle strategie dei grandi brand – cosa si può fare per aiutare a ridurre al minimo l’interruzione dell’attività durante le emergenze locali o globali.

Partiamo dagli utenti e da come è cambiato il loro uso dei social network

Gli utenti dei social network sono stati confinati dentro casa per due mesi e il loro utilizzo delle piattaforme ha subito un incremento a causa dell’eccessivo tempo libero, anche gli impatti sui loro modi di utilizzare la rete sono stati molto diversi.

Dato che le persone hanno trascorso e trascorrono più tempo a casa e complice anche il necessario distanziamento sociale, i social network come Instagram sono diventati un ottimo mezzo per rimanere in contatto con i loro amici e familiari e fare affidamento su di essi per i contenuti delle notizie. Si è verificato anche un evidente aumento dell’impegno della propria social reputation e della pubblicazione, con contenuti molto più curati e una selezione di idee che spesso gli stessi brand utilizzavamo come ispirazione (vedi le challenge).

Questo accade perché man mano che sempre più persone creano interazioni con la rete, trascorreranno più tempo a interagire con i contenuti delle persone o dei marchi. Ciò significa che le attività hanno subito un aumento di commenti, Mi piace, visualizzazioni e metriche simili.

Aumento dell’interazione con marchi e acquisti diretti

Avere tutto il tempo nel mondo ma non avere alcuni degli elementi essenziali come la possibilità di recarsi in negozio, può portare ad un aumento della ricerca, della scoperta e dell’acquisto dei prodotti necessari da parte degli utenti.

Poiché la maggior parte dei paesi ha permesso alle persone di uscire solo quando è strettamente necessario – e alcuni di loro lo hanno completamente vietato – le persone si sono rivolte direttamente alle azienda su Instagram e hanno acquistato prodotti tramite messaggistica diretta o eCommerce del brand.

Queste interazioni con le aziende possono portare alla costruzione di solidarietà, relazioni migliori e maggiore fiducia tra i consumatori e le imprese locali, a garanzia di una fidelizzazione anche quando la situazione emergenziale sarà rientrata del tutto.

Le strategie comuni (e performanti) adottate dai grandi marchi su Instagram

Quello che abbiamo visto da parte dei mass brand in questi mesi è il loro tentativo di svolgere un ruolo importante nel fornire connessione, istruzione e un senso di comunità su Instagram.

Video come Instastories, IGTV e Live hanno funzionato particolarmente bene come strategia di influencer marketing adottata dalle aziende, grazie al fatto che tante persone, rimaste a casa, hanno avuto molto più tempo per guardare qualsiasi video apparisse nel feed in giornate in cui normalmente si sarebbero dovute trovare in un ufficio o comunque a lavoro.

Ovviamente ogni marchio ha collaudato un proprio approccio al riposizionamento, poiché in generale ciò che funziona per un brand potrebbe non funzionare per un altro, soprattutto in segmenti di mercato molto diversi fra loro.

Ma nel complesso, abbiamo visto molte aziende aumentare il loro successo aziendale grazie alla promozione di cause benefiche, offrendo supporto agli operatori sanitari, creando slogan dichiaratamente esposti contro il razzismo e un aumento della xenofobia (lo stiamo vedendo sempre di più in questi giorni con lo slogna “Black Lives Matters), facendo parlare i propri testimonial dei propri modi per migliorare il benessere generale e anche “amplificare i messaggi” su il coronavirus provenienti dal Ministero della Salute e dall’Organizzazione mondiale della sanità.

I tre approcci più usati nella strategia di creazione di contenuti su Instagram

Gli approcci più comuni che i marchi – secondo gli analisti – hanno usato per ricalibrare secondo questa nuova quotidianità la loro strategia di contenuti su Instagram, soprattutto le Stories, mentre cercavano di resistere e reinventarsi proprio attraverso i molti cambiamenti nella vita e negli affari causati dal coronavirus, è basata per lo più su tre approcci.

Onestà e trasparenza.

I mass-brand non hanno evitato di parlare direttamente del coronavirus e dello stato in cui ha lasciato sia la propria società che i competitor. La maggior parte di loro ha contribuito a creare momenti di leggerezza o bellezza dicendolo chiaramente, invece di semplicemente inondare una pagina del brand con immagini di prodotti di lusso come se nulla fosse successo, modificando anche il tone of voice e il linguaggio.

Chiedendo direttamente all’utente cosa si aspettava dal brand in questa nuova fase.

Questo fa parte dell’essere più diretti ma anche realistici. Chiedere ai follower cosa vogliono vedere e sentire da te come marchio può fare molto per coinvolgere il tuo pubblico, oltre che aiutare una strategia di contenuti che deve evolversi.

Le grandi aziende lo hanno fatto utilizzando sondaggi e adesivi per domande nelle Stories, oltre a sollecitare feedback nei commenti su post con le call to action.

Intrattenere e ispirare.

Questa è stata la strategia più usata e riuscita per video e live, cioè la prova che un marchio è in grado di ospitare e condividere conversazioni ed esperienze intime.

Non servono per forza star miliardarie o influencer da milioni di follower a creare questo tipo di interazioni, anzi funzionano di più se ad esempio un semplice designer crea video personali o avvia una live con gli amici utilizzando e parlando di un prodotto colloquialmente.

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